Tai Chi Chuan

Tai Chi ChuanLa nascita del Tai Chi Chuan e’ un argomento molto controverso, che ha numerose e a volte fantasiose versioni. La leggenda piu’ conosciuta e’ del monaco Taoista Chan San Feng, che nacque e insegno’ durante la dinastia Sung, attorno all’anno Mille.

Secondo la leggenda, Chan San Feng vide un giorno, passeggiando nei pressi di un bosco, un combattimento tra un serpente e una gru. Osservando i due animali il monaco noto’ che il serpente si sottraeva con movimenti circolari ai colpi rettilinei e fulminei della gru.

Chan San Feng comprese cosi’ che i movimenti circolari e morbidi sono molto efficaci contro gli attacchi rettilinei e duri , confermando quindi la teoria gia’ descritta da Tao Tsu molti secoli prima, cioe’ che in un combattimento il morbido prevale sul duro.

Saltando alcuni secoli, la famiglia Chen ebbe il merito di rendere famoso in molti combattimenti vittoriosi il Tai Chi Chuan, ma si deve alla famiglia Yang la vera divulgazione di quest’opera, cominciando la Yang Lu Chang (1799-1871) che dopo numerosi combattimenti vinti fu chiamato ad insegnare alla corte imperiale, e venne soprannominato “Wu Ti”, il senza rivali.

Tai Chi ChuanIl Tai Chi Chuan stile Yang

Oggi il Tai Chi Chuan e’ conosciuto in tutto il mondo e viene praticato da persone di ogni fascia d’eta’, grazie al fatto che esistono due sistemi di praticarlo completamente diversi : XIAOLU , cioe’ la pratica come ginnastica meditativa e salutare, dove il principale scopo e’ quello di rilassare corpo e mente per ritrovare uno stato di benessere e tranquillità, e SHANMEN, ovvero la pratica del Tai Chi Chuan come arte marziale.

Pur partendo dagli stessi principi, esistono oggi numerosi stili diversi di Tai Chi Chuan, ognuno dei quali ha sviluppato delle peculiarita’ differenti , senza dubbio pero’ lo stile piu’ diffuso e’ lo stile YANG, forse perche’ meglio si adatta alle esigenze di massa.

Lo stile YANG e’ caratterizzato da posizioni ampie e morbide nell’esecuzione della forma, e da applicazioni potenti e vigorose.

Indipendentemente dal sistema di pratica (Xiaolu o Shanmen) e anche se con scopi diversi, il punto cardine e’ lo studio della forma, divisa in quattro pezzi (LOO), composta da una lunga serie di movimenti (108) morbidi e armoniosi, che nascondono pero’ delle applicazioni marziali incredibilmente efficaci.