Makotokai Karate Do

Rudy Panozzo Karate MakotokaiIl momento storico in cui sono nate le varie arti marziali, il Karate in particolar modo, era caratterizzato da una vita quotidiana piena di guerre, combattimenti e brigantaggio.

L’abilità di difendersi e lottare erano delle reali necessità. Non c’era posto per gli inutili formalismi prettamente estetici, ma si mirava piuttosto allo studio della reale efficacia e ad imparare degli stili che aiutassero lo sviluppo delle diverse abilità.

La trasmissione delle tecniche da maestro ad allievo avvenivano segretamente, facendo nascere così le diverse scuole e gli stili che rappresentavano l’esperienza acquisita sui campi di battaglia.

Il maestro Funakoshi ebbe il grande merito di riunire e semplificare le varie scuole per permettere una vasta diffusione dell’Arte del Karate; ma analizzando l’evoluzione dello stile Shotokan di Funakoshi, si nota come i suoi validi principi originari abbiano subito nel corso del tempo delle modifiche che sembrano aver perso di vista l’obiettivo dell’efficacia; inoltre non tengono conto delle diverse esigenze della società contemporanea e delle nuove verità scientifiche.

 

Negli ultimi anni il Karate sembra diventato uno sport dove non si colpisce niente, dove impera il formalismo estetico e gli esercizi non hanno tra loro alcun collegamento: la ricerca dell’efficacia sembra solo un pallido ricordo. A causa di questo molti praticanti si sono allontanati, rivolgendosi verso altre discipline marziali o sport da combattimento, alla ricerca di nuovi stimoli.

Per questM. Paolo Bolaffio Karate Makotokaio motivo è nato il sistema Makotokai (nella foto di sinistra il Maestro Paolo Bolaffio, fondatore del metodo e dello stile Makotokai), come ricerca di cambiamento ed evoluzione di noi stessi.

Makoto significa “sincerita‘” e Kai significa “aggregazione di persone“. E’ caratterizzato dalla libertà di pensiero ed è contrario a considerare il Karate come immutabile ed uguale a se stesso.

Vuole rappresentare velocità, potenza, leggerezza, stabilità. Da quando è iniziata la sperimentazione Makotokai si sono manifestati atteggiamenti entusiastici, disponibilità alla socializzazione e soddisfazione.

Gli obiettivi primari perseguiti sono il benessere complessivo della persona, l’efficacia nell’azione intesa come ricerca delle possibilità personali e ricerca di superamento dei propri limiti.

La pratica del Makotokai prevede il contatto diretto tra i praticanti, effettuato con modalità gentili (Sonkey) oppure contro dei colpitori se eseguito con forza.

Vengono praticate le rotture di materiali (Shiwari) a partire dai gradi più bassi.

Tutto questo allo scopo di pervenire ad un totale controllo dei colpi che sono sempre dosati nella forza ed esatti nel punto di applicazione: senza dunque la possibilità di fare e farsi male durante la pratica, ma con l’opzione di poter attuare un’azione più dura se ci fosse la reale necessità di difesa da un attacco violento.

Il sistema Makotokai mira quindi a ridare nuova linfa al Karate, tornando alla pratica originale e fornendo ai praticanti continui stimoli per la ricerca di una reale efficacia e autonomia.

Makotokay KarateGli allievi vengono maggiormente seguiti e motivati attraverso un nuovo modo di praticare il Karate, che insegna a prendere coscienza del corpo, del movimento, dell’ambiente e delle relazioni tra questi elementi.

Si tratta di un Karate concreto, efficace, armonico per chi cerca un metodo di difesa che puo’ tramutarsi in uno stile di vita.

“Il metodo Makotokai guarda con un’occhio al passato e con uno al futuro, fondendo le antiche radici e le più avanzate metodologie di allenamento, dando vita ad una costante ricerca di superamento di se stessi”.